I puteolani famosi nel mondo: i VIP di Pozzuoli

Sofia Loren è un’attrice italiana di successo mondiale ed è annoverata tra le artiste più celebri della storia. La sua carriera vanta un’esperienza di oltre 50 anni: l’esordio al cinema infatti è avvenuto nei primi anni ’50 e ha continuato a riscuotere successi fino al 2010-2013. Le sue prime esperienze però, sono avvenute nel mondo della moda e dei concorsi di bellezza, prima come modella, in seguito come Miss Eleganza. Il suo stile inconfondibile, il talento nel recitare e la bellezza senza tempo, l’hanno resa una vera icona italiana nel mondo.

Sottotenente Croce d'Onore alle Vittime di Atti di Terrorismo o di Atti Ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero, nato a Pozzuoli (NA) il 17 agosto 1959 - deceduto il 12 novembre 2003 Nassiriya (Iraq). Alla sua memoria è intitolata, dal 24 aprile 2009, la Caserma sede del Comando Compagnia Carabinieri di Pozzuoli (NA). Alla sua memoria è intitolata, dal 21 novembre 2011, la Caserma sede del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente di Roma. Fu insignito della Croce d'Onore con la seguente motivazione: “Addetto alla squadra investigazioni speciali dell'unità di manovra del reggimento M.S.U. Impegnato in missione a sostegno della martoriata popolazione irachena nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia", coraggiosamente consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, si prodigava per assolvere il proprio delicato incarico con fermezza di intenti, senso del dovere ed altissimo spirito di sacrificio. Il 12 novembre 2003, a seguito di improvviso attacco ad una installazione del contingente nazionale, veniva mortalmente investito dal devastante scoppio di un'ingente quantità di esplosivo, provocato proditoriamente da cellula terroristica suicida, sacrificando così la propria vita ai più sacri valori dell'amor di Patria e dell'Onore Militare. Chiarissimo esempio di eletta abnegazione ed incondizionata dedizione al dovere”. Nassiriya (Iraq), 12 novembre 2003.

E' il santo patrono di Napoli. Vescovo di Benevento, venne a Pozzuoli perchè aveva saputo che il suo amico procolo era stato arrestato e fu martirizzato con lui nell'Anfiteatro Flavio prima e decapitato nei pressi della Solfatara poi. La roccia sulla quale fu decapitato è conservata nei luoghi dove avvenne il fatto, nell'omonima cappella situata nei pressi dell'Aeronautica militare di Pozzuoli

E' il santo patrono di Pozzuoli. Amico di San Gennaro è uno dei sei martiri che furono decapitati insieme a lui sotto l'impero di Diocleziano. Ulteriori informazioni https://www.pozzuolimania.com/storia-e-cultura-di-pozzuoli/san-procolo-patrono-di-pozzuoli-storia-curiosita-e-leggende/

Corso Pecori Giraldi nacque a Pozzuoli il 9 luglio 1899, entrò in Accademia nel 1913 e conseguì la nomina a guardiamarina nel 1917. Nel 1930 fece parte della delegazione italiana alla Conferenza Navale per la riduzione degli armamenti di Londra e fra il 1938 e il 1941 ricoprì la carica di addetto navale a Berlino, venendo nel frattempo nominato capitano di vascello (1940), grado con il quale comandò l'incrociatore Zara. Successivamente prestò servizio quale Capo di Stato Maggiore presso il Comando della marina germanica in Egeo e quale Comandante Superiore delle Forze Navali italiane nell'Egeo settentrionale. Nel '42/'43 Corso Pecori Giraldi fu al comando della corazzata Vittorio Veneto e dopo il conflitto ricoprì vari importanti incarichi, fra cui quello di Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, comandante della 3^ e della 1^ Divisione Navale e Comandante in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell'Adriatico. Il 10 agosto 1955 l'ammiraglio Corso Pecori Giraldi fu nominato Capo di Stato Maggiore della Marina, carica mantenuta fino al 30 aprile 1962. Durante il lungo periodo trascorso al vertice della Forza Armata l'ammiraglio Pecori Giraldi si dedicò alla creazione di una flotta efficiente e moderna, al riordinamento dei Comandi e Servizi a terra, allo sviluppo dell'addestramento e al perfezionamento delle armi e dei mezzi. L'ammiraglio Pecori Giraldi fu insignito delle onorificenze di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana e della Legione al Merito degli Stati Uniti e Commendatore della Legion d'Onore francese. Fra le sue decorazioni figurano e una Croce al Merito di Guerra e una di Bronzo al Valor Militare. L'ammiraglio Corso Pecori Giraldi è morto a Freiburg (Germania) il 17 maggio 1964.

Musicista (Iesi 1710 - Pozzuoli 1736). Autore soprattutto di musica teatrale, il suo intermezzo La serva padrona (1773) è considerato il modello dell'opera comica italiana. Sebbene la sua produzione più nota sia quella teatrale, P. fu autore anche di musica sacra e da camera, sia vocale che strumentale. Tra i suoi lavori più celebri: Lo frate 'nnammorato (1732) e lo Stabat Mater (1736). Condannato dalla tisi, Pergolesi si ritira nel convento dei cappuccini di Pozzuoli - con la protezione del duca di Maddaloni, discendente dei fondatori del convento - dove termina una delle sue opere più importanti e forse il suo più significativo capolavoro: lo "Stabat Mater" (per soprano, contralto, archi e basso continuo), commissionato dalla "Confraternita di San Luigi di Palazzo sotto il titolo della Vergine dei dolori" e già iniziato a Napoli. Tenta di riprendersi dalla malattia polmonare che già da anni lo affligge, ma la tisi lo conduce alla morte: Giovanni Battista Pergolesi muore il 16 marzo 1736 a Pozzuoli, appena ventiseienne. La fine prematura favorirà il diffondersi del suo nome e delle sue opere.

Nacque a Pozzuoli il 29 Marzo 1731, da famiglia di origine pugliese. Studiò presso Francesco De Mura e si conquistò un posto di rilievo nel panorama artistico della Napoli del ‘700, entrando in contatto anche con l'ambiente romano, soprattutto con Luigi Vanvitelli. Soprannominato 'O Puzzulaniello, nel 1773 vinse il concorso per una cattedra di Disegno e Pittura nella Reale Accademia di Belle Arti. Nella sua bottega si formarono diversi allievi, tra cui Gaetano Gigante, capostipite della famosa famiglia di pittori della Scuola di Posillipo. Morì a Napoli il 13 agosto del 1803.

Commediografo, giornalista e uomo politico italiano (Pozzuoli 1891 - Roma1960). Diede al teatro parecchi lavori, tra i quali: La sera del sabato (1934); Mani in alto (1935);Supergiallo (1936); Il sole a scacchi (1940); Il pretore de Minimis (1950); L'attesa dell'angelo (1952). Nel 1944 fondò in Roma il settimanale L'uomo qualunque, e facendo leva sul disagio dei ceti medî e della piccola borghesia, suscitò un largo movimento di opinione pubblica, poi sfociato nel partito politico omonimo, che ottenne un notevole successo nelle elezioni del 1946 (32 deputati "qualunquisti"); ma la mancanza di un programma e di saldi motivi di unione portò in breve alla fine del partito e al declino della fortuna politica di Giannini. Fra i suoi scritti politici è da ricordare La folla (1946).

Raimondo Annecchino nacque a Pozzuoli il 27 maggio 1874 dal barone Achille Annecchino, medico, e dalla nobildonna Giulia d'Anna. Fu avvocato e sindaco di Pozzuoli dal 6 maggio 1944 al 20 giugno 1952, e come politico riscosse numerosi consensi per onestà e rettitudine morale. Fu, inoltre, direttore e scrittore per diverse testate giornalistiche, tra le quali fondò e diresse il Bollettino Flegreo, ove pubblicò gran parte dei suoi saggi, mentre diresse il mensile letterario Mente e Cuore e i giornali locali Corriere Puteolano, Don Checco (1892) e Puteoli (1903).[2]

Operaio e militante del PCI, fu eletto nel 1958 nella III legislatura alla Camera dei deputati. Morì nel 1960 durante il mandato parlamentare e fu sostituito a Montecitorio da Vincenzo Raucci. Nella città natale di Pozzuoli, nella quale svolse l'attività di sindacalista, gli è intitolata una via nei pressi dell'ex zona industriale cittadina.

Lino Cannavacciuolo (Pozzuoli, 19 aprile ...) è un violinista e compositore italiano. Ha lavorato in teatro con Peppe Barra, Luca De Filippo e Roberto De Simone[1]. Ha fondato nel 1990 il gruppo "Solis String Quartet". Ha collaborato, fra gli altri, con Pino Daniele, Lucio Dalla, Ron, Elena Ledda, Adriano Celentano, Edoardo Bennato e Claudio Baglioni.

Formatosi negli ambienti cattolici, si laureò in medicina e chirurgia a 24 anni e si specializzò in ostetricia presso l’Università di Napoli. Nella sua città natale fu tra i fondatori del Partito Popolare Italiano e consigliere comunale. Organizzò gli Uomini di Azione Cattolica, di cui fu il primo Presidente Diocesano. Combatté nella prima e nella seconda guerra mondiale rispettivamente col grado di marinaio e di sottotenente medico. Antifascista, rappresentò la D.C. nel C.L.N. di Pozzuoli. Ricoprì per oltre un ventennio anche la carica di Presidente Diocesano dell'Azione Cattolica. Eletto nella seconda legislatura al Senato della Repubblica il 7 giugno 1953[1] fece parte di numerose commissioni. Morto ancora in carica, fu commemorato nella seduta del Senato il 22 Ottobre 1956[2] e nella seduta della Camera dei Deputati il 23 ottobre 1956[3]; in entrambi i discorsi fu ricordato per la propositiva partecipazione e l’attenzione nei confronti delle classi sociali meno abbienti.

Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie nome completo Maria Amalia Ferdinanda di Borbone, principessa di Borbone delle Due Sicilie (Pozzuoli, 25 febbraio 1818 – Madrid, 6 novembre 1857) fu una principessa delle Due Sicilie per nascita ed infanta di Portogallo e Spagna per il matrimonio con l'infante Sebastiano di Borbone-Spagna.

Vincenzo Cosenza, Conte (Pozzuoli, 22 dicembre 1844 – Pozzuoli, 12 aprile 1924), è stato un avvocato, magistrato e politico italiano. Laureato nel 1863 si dedica inizialmente alla professione forense ma dal 1865, vinto un concorso in magistratura, si dedica unicamente alla carriera giudiziaria. È stato sostituto procuratore a San Miniato, facente funzioni di procuratore a Breno, Lagonegro, Fermo, Palermo e Santa Maria Capua Vetere, consigliere di Corte d'appello a Messina, Napoli, Roma procuratore generale reggente presso la Corte d'appello di Messina e Palermo primo presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Firenze e Napoli. Ha fatto parte del Consiglio superiore della magistratura e della Giunta per l'inchiesta sulle condizioni della Sicilia ed ha ricoperto l'incarico di capo di gabinetto del Ministero di grazia e giustizia.

Michele Del Grosso (Pozzuoli, 15 settembre 1940 – Napoli, 9 gennaio 2018) è stato un regista teatrale, drammaturgo e impresario teatrale italiano. Fra i più vivaci animatori della scena teatrale italiana fra gli anni '60 e gli anni '80, la sua attività teatrale spazia dalle avanguardie storiche degli anni Sessanta al lavoro di attualizzazione di autori classici che vanno da Bertolt Brecht a Raffaele Viviani.

Domenico Conte nacque a Pozzuoli il 19.1.1924 . Portiere della Puteolana nel dopoguerra, dopo una breve parentesi nell'Angri 1946-47, ritornò definitivamente a Pozzuoli tra i suoi Diavoli Rossi, dove giocò anche da centravanti. Anche in campo politico è stato un simbolo e un fermo punto di riferimento per i puteolani che gli dimostrarono la loro stima e fiducia allorché nel 1952, a soli 28 anni, divenne il più giovane sindaco di Pozzuoli e successivamente il più grande giovane allenatore della sua Puteolana. Nel 1964 fu rieletto sindaco e un ano prima condusse i Diavoli Rossi in serie D (ex IV serie). Nel 1976 fu eletto sindaco per la terza volta. In precedenza, nel 1968 e nel 1972, fu deputato al parlamento dove s'impegno molto per la relazione della legge n. 475 sul bradisismo di Pozzuoli del marzo 1970. Conte allenò la Puteolana per circa 11 campionati, stabilendo il record di allenatore con più presenze, frutto anche della sua esperienza di professore di educazione fisica. Si iscrisse al P.C.I.. nel 1943 e per la sua irruenza politica, derivata anche dal suo fisico atletico, divenne un fervente trascinatore di folle e d un grande conduttore sportivo. Conte fu il personaggio sportivo puteolano più presente nel calcio flegreo del dopoguerra: da giocatore, durante la rinascita sportiva, dal 1944 al 1954; da dirigente e allenatore per altri quindici anni circa. Nel 1974-75, quando era parlamentare comunista per la seconda volta, allenò la Puteolana nelle ultime partite del campionato, subentrando a Francesco Fiore, il quale ricopriva il doppio incarico di presidente e allenatore dopo l'esonero di Nicola D'Alessio. Conte è stato forse il primo parlamentare ed allenatore semiprofessionista d'Italia, antesignano di Gianni Rivera; è stato comunque uno dei pochi in Italia, se non l'unico, ad aver ricoperto allo stesso tempo l'incarico di Sindaco, allenatore e deputato, sia pure per poche partite, nelle quali era spesso costretto a tirare fuori il tesserino di parlamentare per ottenere dalla forza pubblica, sui campi avversari più turbolenti, l'incolumità alla sua persona. Scomparì a soli 57 anni ne il 3.9.1981, lasciando un vuoto incolmabile nella famiglia, nella politica e nello sport, per il quale rappresentò il primo punto di rivalsa sociale del mondo operaio flegreo che si immedesimava particolarmente nel calcio e nella classica bandiera rossa della storica Puteolana

Artemisia Gentileschi è una artista romana di cui il nostro duomo al Rione Terra ospita tre meravigliose opere commissionate dall’allora vescovo Martín de León Cárdenas e realizzate tra il 1636 ed il 1637 Parliamo di SAN GENNARO NELL’ANFITEATRO L’ADORAZIONE DEI MAGI SAN PROCOLO E NICEA

Personalità letteraria di Pozzuoli che negli anni 70 è stato preside di scuole medie e sindaco per due amministrazioni negli anni difficili del bradisismo.