E’ una bella giornata oggi a Pozzuoli. Sulla banchina dove attraccano i pescherecci incontriamo Alessandro Trapanese, 37 anni sposato e papà di due bellissimi bambini.
Oggi insieme ad Alessandro Trapanese vogliamo parlarvi di una realtà ed una categoria molto importante nella nostra città, quella dei pescatori puteolani, una delle professioni maggiormente care ai puteolani che dal mare hanno sempre tratto tantissime risorse per portare avanti negli anni tante famiglie con grande sacrificio e dignità.
Tra i frutti di mare più prelibati ci sono sicuramente le vongole veraci, che si distinguono da quelle di allevamento per il fatto di avere due sifoni separati, mentre in quelle di allevamento i sifoni sono uniti tra loro. In particolare quelle della Sardegna, che sono quelle che preferisco, hanno anche una puntina arancione sui sifoni che è un ulteriore segno distintivo rispetto alle altre vongole. Tra le vongole di allevamento, meno pregiate, la migliore è sicuramente quella di Goro.
Abbiamo poi i cannolicchi che arrivano dall'Olanda e dalla Francia pescati con le turbo soffianti nell'Oceano Atlantico che vengono pescati solo in alcuni periodi in base alle norme della Comunità europea.
Ci sono poi i lumachini, detti anche maruzzielli che hanno come periodo da febbraio a fine aprile. Vengono pescati con le "valanzole" dei raccoglitori fatti con una rete ed al centro dei pezzi di baccalà avariato che li attraggono.
Simili ai maruzzielli abbiamo gli sconcigli che vengono pescati con la pesca a strascico o con le nasse e si riconoscono dal fatto che sono decorati con un rosso porpora sui gusci a differenza di quelli delle paranze che sono più giallini.
L'alternativa estera agli sconcigli sono i persepes ma secondo me per qualità prezzo sono molto meglio gli sconcigli.
Vengono pescati in Nord America vicino a scogli dove i pescatori rischiano la morte per pescarli ed è per questo che hanno un prezzo elevatissimo.
Si trovano pure a sessanta settanta euro al chilo.
Infine ci sono le cozze dove noi e la Spagna siamo i più grandi produttori dove vengono vendute a quantità industriali con tanti allevamenti anche qui nel Golfo di Pozzuoli, la Mitil Flegrea ad esempio che è una grande realtà.
Vengono coltivati vicini a degli strali mantenuti sospesi a mezz'acqua da questi bidoni che fungono da galleggianti.
Poi c'è la cozza di scoglio che diventa sempre più rara perchè scogli dove crescono le cozze ormai non ce ne sono quasi più.
Per concludere questo discorso abbiamo i ricci che non si possono pescare tutto l'anno e chi fa pesca sportiva al massimo dieci dodici ed è un reato pescarli fuori stagione.
Arrivano molto dalle zone della Puglia, qui invece arrivano dalla Baia di Trentaremi dove c'erano importanti colonie come nell'insenatura della Corricella a Procida.
Sono ottimi perchè vengono aperti e si distinguono il maschio dalla femmina che è più pregiata. Il frutto viene preso col cucchiaino e viene fatto principalmente con la pasta.
Prevalentemente a Pozzuoli abbiamo tante piccole unità che lavorano con reti da posta, che hanno un quadrato di 3×3 cm di rete con dei maglioni larghi chiamate pareti e vengono lasciate di posta di pomeriggio e vengono tirate al mattino.
Il pesce pescato è prevalentemente pesce “da zuppa” di taglia medio piccola del territorio tipicamente puteolano che è una zona sulfurea con fondali scuri e anche il pesce che viene pescato è prevalentemente di colore scuro come cocci lucerne luveri seppie triglie sogliole qualche rombo, qualche merluzzo, qualche pescatrice.
Queste reti vengono lasciate dai pescatori sui fondali bassi tra gli scogli in alcuni punti che ormai i pescatori puteolani negli anni hanno imparato a riconoscere.
Ci sono altre unità da pesca che sono quelle a merluzzo che usano reti cucite con un altra forma che oltre ai merluzzi vengono presi anche cocci molto grandi su fondali più profondi verso la secca Penta Palumbo che sta al largo di Capo Miseno.
Altro tipo di pesca della zona di Pozzuoli sono le nasse che sono cilindri di rete dura che servono per pescare polpi e polpesse. Se usciamo oltre il golfo di Pozzuoli ci sono anche degli armatori procidani che pescano soprattutto sgombri e palamiti.
Altra prerogativa della pesca puteolana di cui sono rimaste solo tre unità è quella della pesca a circuizione del pesce azzurro che è quella delle alici.
La rete viene lanciata su una lancia di servizio che fa un giro fino al punto dove è stato lasciato il punto di inizio.
C’è un cavo di acciaio che tramite degli anelli collega la parte immersa della rete e con dei tamburi si recupera questo cavo che stringe la rete e lo trasforma in un sacco.
Si trova un banco di pesce con dei sonar ed ecoscandagli si mettono sopra al banco delle luci molto potenti che illuminano il mare, il pesce viene attratto e si raggruppa sotto la barchetta.
Ad un certo punto il capopesca decide di buttare le reti e pescare questa bellissima cascata d’argento.
Per lo strascico ci sono due unità grandi che però non lavorano nel golfo di Pozzuoli.
Io quando avevo un peschereccio a strascico posavo le reti e la tiravo dietro legata alle due estremità e con dei divergenti si allargano le estremità della rete che forma una bocca e per un ora due ore e prende un po’ di tutto soprattutto il pesce azzurro.
Ovviamente in base alle zone che vai il pescato cambia di conseguenza.
Nel golfo di Pozzuoli in particolar modo ci sono due di queste cale, dei tragitti percorribili ossia dove non ci sono degli impedimenti ad esempio dei relitti che possono stracciare le reti.
Non rinnegare mai il passato è sempre stata una mia prerogativa. L’umiltà è la mia forza e la metterò al servizio della comunità con la mia associazione Progetto in Comune con cui già stiamo facendo tantissime belle cose.
La mia scelta di candidarmi alle prossime elezioni amministrative con la associazione Progetto in Comune nasce proprio dal mio grande amore per la mia terra ma soprattutto per il nostro mare.
Una delle problematiche maggiori in questo periodo è che ad esempio i pescatori di Pozzuoli stanno trovando difficoltà negli ormeggi soprattutto i grossi pescherecci con dislocamento superiore ad un determinato tonnellaggio hanno davvero difficoltà ad entrare, considerando che a causa del sollevamento del suolo molte barche dalla darsena si sono spostate nel porto dove attraccano i traghetti, ingombrando gli ormeggi.
Questa è una delle priorità e delle esigenze che mi stanno maggiormente a cuore per i pescatori.
L’altra è quella della sistemazione a terra, visto che i pescatori non hanno punti di sbarco per le attrezzature, e devono spostarsi al molo Caligoliano che tra l’altro è adibito anche a parcheggio ed hanno bisogno di autorizzazioni della Capitaneria di Porto di Pozzuoli per poggiare le attrezzature.
Proprio la circuizione è un tipo di pesca soggetta a danni continui e devono tornare a terra con le reti rotte già distrutti senza guadagno e devono avere a che fare con la burocrazia solo per poter sistemare le reti a terra per ripararle.
Un altra cosa che mi piacerebbe sarebbe la vendita diretta con dei box o quantomeno che i pescatori possano avere un area delimitata al pescato locale, non venderli sulla banchina ma all’interno del mercato con le dovute comodità per la pulizia e a livello igienico.
Per me la pesca è stata ed è un fiore all’occhiello della città di Pozzuoli, e questa categoria che fa tanti sacrifici per portare ogni mattina il pesce sulle nostre tavole sarà sempre nel mio cuore.
Per la città di Pozzuoli infine per le prossime elezioni amministrative auguro un proseguimento dell’amministrazione nel segno della continuità proseguendo con Paolo Ismeno il lavoro eccezionale fatto dalla amministrazione in questi anni che ha oculatamente investito per valorizzare la nostra bellissima Pozzuoli.
Con Progetto in Comune stiamo facendo già tantissimo per la comunità non ultima l’iniziativa che ha portato un sorriso ai bambini dell’Ospedale La Schiana dove abbiamo consegnato loro tantissime uova di Pasqua.
Speriamo di poter continuare ancora in futuro a portare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno soprattutto nel nostro territorio.
Marco Ilardi è un imprenditore digitale titolare di Micropedia, uno sviluppatore di app mobile, un autore e un marketer specializzato in SERP del marchio e knowledge panel di Google.
E’ anche un food blogger e direttore del food magazine cinque gusti. Specializzato in brand management presso SDA Bocconi di Milano fa parte dell’Inner Circle di Forbes il Legacy Pass.
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